Oggi piangiamo un gigante dei nostri tempi, un eroe del nostro secolo.
A piangere per Papa Francesco non sono solo i credenti, ma tutte le donne e gli uomini di cuore.
Non hai mai avuto paura di stare dalla parte giusta e, in un mondo animato dalle armi, dalla violenza, dai nuovi nazismi, dalla follia, hai sempre “urlato” la pace («Non c’è pace senza disarmo»).
E lo hai fatto con il sorriso e con la fede incrollabile nell’amore fra gli uomini.
Hai capovolto gli schemi di una società malata rimettendo, sopra tutto e tutti, gli ultimi, i fragili, i dimenticati, i migranti, i poveri, i senza casa, i perseguitati, i carcerati.Sei stato un Papa che ha camminato con la gente e che ha portato un po’ di tenerezza in un mondo stanco.
Resta il tuo esempio.
Resta il tuo messaggio.
Resta il tuo dolce sorriso.
A Dio, Papa Francesco.
“Siate dunque protagonisti di una “nuova coreografia” che metta al centro la persona umana, siate coreografi della danza della vita.Abbiate il coraggio di sostituire le paure coi sogni.Sostituite le paure coi sogni: non siate amministratori di paure, ma imprenditori di sogni!”(Papa Francesco)

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